Una foto inedita ritrae lo spirito ribelle di Jobs

La foto che vedete qui sotto è una delle più rare scattate a Steve Jobs e rappresenta sicuramente un pezzo di lui e del suo spirito ribelle. Di seguito la storia di questo simpaticissimo scatto.
C’è poco da descrivere, la foto parla già da sola, piuttosto c’è tanto da raccontare. L’immagine che vedete è stata da poco pubblicata da Andy Hertzfeld su Google+. Andy era uno sviluppatore chiave del team originale Macintosh e scattò questo frame nel 1983, durante un viaggio a New York. Il team era li per un incontro con Newsweek. Ecco le parole dello sviluppatore:

Hertzfield riferisce che l’editore del suo libro lo pregò di includere l’immagine nel suo libro, ma egli rifiutò perchè troppo timido per chiedere il permesso a Steve e “soprattutto perché in quel periodo IBM stava facendo le CPU per Apple”.
Grazie Andy!
Via | CultOfMac


Apple Leaks 2011: ripercorriamo tutte le fughe di notizie e di immagini che hanno caratterizzato i prodotti di quest’anno

Il 2011 è ormai agli sgoccioli e un’altro anno ricco di novità sta per arrivare. Nel frattempo abbiamo deciso di riproporre tutte le immagini e le notizie sia attendibili che non, che hanno caratterizzato l’uscita degli ultimi prodotti di Cupertino. Vediamoli insieme.

Nonostante non ci siano stati fughe colossali come quella dell’iPhone 4 nel 2010 (fa eccezione la discutibile vicenda del Cava22, ndr) quest’anno ha comunque dato alla luce tanti piccoli leaks che spesso si sono dimostrati veri.

iPhone 4S

Cominciamo con il pezzo forte, il nuovo iPhone. Tutti erano certi che sarebbe uscito un nuovo e ridisegnato modello, cosa che in molti casi ha portato a ritenere fake delle immagini poi dimostratesi reali come quelle diramate durante lo scorso gennaio. Già all’inizio dell’anno, infatti, un video mostrava la scocca del nuovo modello così come la conosciamo oggi. Allora non potevamo saperlo, ma oggi, dopo 11 mesi possiamo dire che il primo sguardo al melafonino lo abbiamo dato durante i primi giorni del 2011!
Altre immagini mostravano il nuovo chip e altre componenti del tutto simili all’iPhone 4 a cui però venne dato poco credito, sempre per via dell’idea di un nuovo modello.
La “brutta notizia” poi è stata data con una beta di iTunes che portava riferimenti ad iPhone 4S e da una foto scattata un mese prima del lancio da un dipendente apple.

iPad 2
No, non è una foto dell’iPad 2. Questa è un’immagine di un modello fittizio che è stato mostrato al CES circa 2 mesi prima del lancio di iPad 2. Il modello è stato creato sulla base di disegni trapelati dai produttori di accessori cinesi.

Apple perde un altro iPhone

In quello che è diventato quasi un replay dell’anno scorso con iPhone, anche quest’anno un dipendente Apple ha perso un altro prototipo di iPhone in un bar. Nonostante alcuni dubbi iniziali sulla storia la polizia di San Francisco ha poi confermato la propria partecipazione alla ricerca del dispositivo. Il prototipo, che non è mai stato trovato, non ha mai attirato effettivamente un’attenzione sufficiente come per il suo predecessore, tanto da non essere stato venduto ad alcun sito.

MacBook Pro, Thunderbolt

Anche i Mac non sono stati esenti da fughe di notizie, anche se minori. Le specifiche per i primi MacBook Pro Thunderbolt sono trapelati circa un paio di giorni prima del loro  lancio.

Siri

Il video che segue è trapelato prima che Apple svelasse il suo innovativo assistente vocale. I dettagli sono così simili alla verità che è difficile ricordare che molti dubitarono della sua accuratezza.

Biggest Fake

Come ciliegina sulla torta, ecco la notizia più falsa dell’anno. Fu subito avanzata l’ipotesi di un fake, ma questo video di un iPhone 5 registrato dal sito web Apple ha registrato quasi 3 milioni di visualizzazioni su YouTube. Supponiamo che la gente ci volesse credere!

Adesso l’anno si sta concludendo e il 2012 ci attende con tantissime novità. Uscirà un nuovo iPad, si dice completamente rinnovato, e un nuovo iPhone su cui non c’è dubbio vedremo dei veri cambiamenti estetici. Tutti i rinnovamenti agli iDevices e ai computer saranno sicuramente preceduti da tantissime notizie, immagini e video. Dobbiamo prepararci ad un altro anno di insistenti rumor che, fatta esperienza degli anni passati, forse sapranno essere più accurati. Chissà.


Un originale iPhone Apple 

direttamente dal 1983

Nel 1983 un ragazzo disegnò un prodotto che permetteva di telefonare ed utilizzare una stylus per scrivere su un touchscreen integrato. Esagerando non poco si potrebbe parlare addirittura del primo quasi-iPhone.
Il dispositivo è stato disegnato da Hartmut Esslinger, all’epoca ragazzo, che aveva già realizzato alcuni concept per Apple.
Questo prodotto permetteva di effettuare e rispondere a chiamate ed inoltre prendere veloci note grazie al pennino ed il touchscreen.
Utile oggetto da scrivania potrebbe richiamare quello che più di 20 anni dopo fu presentato con il nome di iPhone.

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Piper Jaffray non ha dubbi: nel 2012 iPad 3 ed iPhone 5 daranno spettacolo!


Gene Munster, uno dei più importanti analisti di Piper Jaffray ha parlato dei prossimi piani della Apple per il 2012, dichiarando che l’azienda di Cupertino riuscirà a incrementare ancora i profitti grazie a un iPhone 5 completamente ridisegnato, dei nuovi Mac anch’essi diversi dai modelli attuali, ed infine con il lancio di iPad 3, che potrebbe affiancarsi ad iPad 2 per aumentare l’offerta tablet.
Il 2011 è stato per Apple un anno fantastico, nonostante i prodotti non abbiano avuto quasi nessun cambiamento nel design, mentre il prossimo anno potrebbe essere quello della rivoluzione, al fine di spingere la concorrenza di nuovo a distanza di sicurezza.

La previsione di Gene sul rinnovo di tutte le principali linee di prodotto Apple per il 2012, non è per nulla azzardata: l’iPhone 5 era già molto atteso quest’anno (e noi ne sappiamo qualcosa ;) ). Inoltre da diversi mesi circolano voci su un possibile nuovo MacBook Air da 15″ , e di un re-design completo dei MacBook Pro. Le indiscrezioni su iPad 3 poi, sono cominciate addirittura il giorno dopo il lancio di iPad 2.
Nel modello di previsione più contenuto fornito da Gene Munster nel suo report, Apple venderà nel 2013 circa 142 milioni di iPhone, mentre nello scenario migliore toccherà quota 162 milioni ed i Mac dovrebbero attestarsi sui  26 milioni. Mentre per quanto riguarda iPad le vendite previste nel 2013 sono comprese tra i 66 milioni ed i 77,5 milioni. Nel 2012 Munster ritiene che Apple lancerà un nuovo iPad 3 in sostituzione dell’attuale ma se Apple volesse, potrebbe espandere il proprio mercato mantenendo a listino una sorta di iPad 2S da proporre a prezzo più contenuto insieme al nuovo top di gamma iPad 3, così come finora è stato fatto con iPhone.
Insomma le previsioni della Piper Jaffray proiettano Apple ancora sulla cresta dell’onda per i prossimi due anni! Sarà poi effettivamente così?

iPhone 5: nuovi materiali 

BGR nell’articolo si mostra praticamente certa che iPhone 5 venga lanciato il prossimo autunno, nello stesso periodo che ha già visto il lancio di iPhone 4S.
Fin qui, direte, nulla di nuovo, ma nell’articolo si parla di una novità estetica: Pare infatti che Apple stia progettando di usare una gomma o comunque un materiale plastico, che dovrebbe essere simile a quello utilizzato per i bumper, che sarà integrato attorno al case dell’iPhone.Molto probabilmente questo materiale verrà utilizzato come una cornice che circonda il bordo anteriore del telefono e che ha ben due scopi. Servirà da giunzione tra il vetro frontale e la nuova piastra in alluminio che dovrebbe rivestire la faccia posteriore. Inoltre, questo nuovo materiale, servirà da isolante per il nuovo sistema di antenne che Apple sta studiando per questo nuovo iPhone. Questo permetterà di far passare il segnale ed eviterà una parte in plastica, come succede ora su iPad 2 che ha un inserto nero in plastica in corrispondenza dell’antenna.
Infine l’articolo segnala un nuovo display da 4″ di cui vi abbiamo parlato già diverse volte fino ad oggi.


Apple starebbe sperimentando l’iWatch dotato di Siri?

In un articolo recentemente pubblicato dal New York Times, si parla dei tentativi di Apple (e Google) effettuati per sviluppare computer indossabili. Secondo l’articolo, Apple sarebbe concentrata su risorse per la creazione di dispositivi “indossabili” che possono adattarsi bene con le esistenti linee di prodotto della società.
Apple Experimenting With Siri-Powered iWatch
Secondo quanto riportato dall’articolo:
Apple ha anche effettuato degli esperimenti con prodotti prototipo in grado di trasmettere informazioni di ritorno all’iPhone. Questi modelli concettuali potrebbero anche visualizzare informazioni sugli altri dispositivi Apple, come per esempio un iPod, che Apple sta già incoraggiando a portare ai nostri polsi con la vendita degli iPod nano dal display raffigurante un orologio.
Una persona a conoscenza dei piani della società ha riferito che “un ristretto gruppo di dipendenti Apple” ha già concettualizzato ed anche prototipato alcuni dispositivi indossabili.
Un’idea in discussione è un iPod dal vetro curvo che dovrebbe avvolgere il polso, e le persone sarebbero anche in grado di comunicare con il dispositivo utilizzando Siri, il software di intelligenza artificiale della società.
I fan di Apple hanno già agganciato l’iPod nano ad un cinturino per indossarlo al polso, ed hanno così chiamato il dispositivo come una sorta di “iWatch“. Chiaramente, c’è tutto un mercato per questo tipo di computer indossabile.
E voi, cosa ne pensate dell’iWatch e dei futuri computer indossabili?

Guida iSpazio: eseguire il Jailbreak Semi Untethered di iOS 5.0/5.0.1 con redsn0w 0.9.9 b9 (Mac e Windows) [AGGIORNATOX2]


l Dev-Team ha rilasciato una nuova versione di redsn0w che arriva così alla versione 0.9.9 b9. Ecco la guida di iSpazio per eseguire il Jailbreak TETHERED con questa tale versione del tool. Ricordo che con questo tipo di Jailbreak l’iPhone, una volta spento, deve essere riavviato tramite Boot tethered, una funzione di redsn0w, altrimenti il telefono rimarrà bloccato sulla mela.

Ricordiamo che gli utenti in possesso di un iPhone straniero (quindi con baseband bloccata) non devono assolutamente aggiornare il proprio dispositivo. Non utilizzate per ora questo tool.
Effettuate un backup completo del vostro dispositivo tramite iTunes prima di eseguire la guida. Potete eseguire il backup dei pacchetti di Cydia tramite APTBackup (reperibile su Cydia). Quello che è consigliabile fare, è impostare l’iPhone come nuovo, quindi non ripristinare il backup nè da Cydia nè da iTunes, poichè nei vecchi backup potrebbero esserci file corrotti; certo, questo implica perdere messaggi e tutto il resto, ma avrete un iDevice come nuovo.
Requisiti:
  • iPhone 4, 3GS new bootrom , iPod Touch 3G, 4G, iPad 1 aggiornati ad iOS 5.0 oppure 5.0.1;
  • L’ultima versione di iTunes installata sul proprio dispositivo (trovate il link nella nostra sezione Download);
  • Redsn0w 0.9.9 b9 (MacWindows);
  • Il file .ipsw di iOS 5.0 o 5.0.1 salvato sul desktop del vostro computer (trovate il link nella sezione Download di iSpazio).
Nota bene: Il jailbreak di iPhone 3GS con la old bootrom sarà di tipo untethered. A fine guida troverete le FAQ, leggete attentamente la FAQ B.

Guida al Jailbreak:

1. Avviate redsn0w 0.9.9 b8 e cliccate sul tasto Extras. (Nella guida la versione è 0.9.9b3a ma la versione che vi abbiamo linkato è più aggiornata ma esteticamente e funzionalmente identica)

Apple starebbe pensando ad un dispositivo da polso controllabile tramite Siri

Secondo il New York Times, Apples starebbe effettuando dei test riguardo un nuovo prodotto simile ad un braccialetto indossabile al polso e che si controllerebbe tramite comandi simili a quelli dell’assistente vocale Siri.
Questo nuovo prodotto sarebbe compatibile con iPhone, iPod ed iPad e potrebbe scambiare varie informazioni direttamente con questi dispositivi.
Il prodotto potrebbe essere in vetro o in alluminio ed avere solo qualche tasto, senza schermo, come un piccolo iPod Shuffle da polso che però comunica con altri iDevice.
Ovviamente Siri, a differenza del sistema VoiceControl precedente, richiede una connessione di rete per analizzare correttamente la richiesta vocale. Poiché nessun iPod ad eccezione del Touch ha attualmente Wi-Fi, o possibilità di inserire una sim, questa potrerbbe rivoluzionare anche i piani della società per quanto riguarda le prossime generazioni dei riproduttori musicali e le funzionalità dell’assistente vocale Siri.
Anche se può essere molto lunga la strada prima di vedere questo genere di prodotto sul mercato, è comunque positivo pensare che Apple stia valutando tale opzione.
Via | Tipb



Wayne, terzo cofondatore di Apple ha altri documenti rari sull'azienda

       Ronald Wayne, lo sfortunato terzo co-fondatore di Apple che abbandonò l’azienda dopo solo un mese dalla sua creazione, ha mostrato alcuni rari documenti nei quali è visibile, tra le altre cose, il prototipo di astuccio per Apple I mai prodotto.

Ronald Wayne, lo sfortunato e poco conosciuto terzo co-fondatore di Apple, ha mostrato a Engadget alcuni rari documenti in suo possesso conservati nel suo brevissimo periodo di permanenza nei primi giorni di vita della Apple. Wyane, che ora ha 77 anni, è in pensione e vive a Pahrump, nel Nevada fondò la società con Jobs e Wozniak ma decise dopo neanche un mese di abbandonare l'azienda. Tra i documenti più interessanti, progetti e bozze di un astuccio per l’Apple I mai prodotto al quale Wayne aveva lavorato su richiesta di Jobs e la dichiarazione di scioglimento del rapporto dalla società, un recesso che all’epoca per soli 5$ gli permise di terminare definitivamente il suo breve rapporto con Apple. Altri documenti in possesso di Wayne sono: un modulo d’ordine per l’Apple II, un manuale per l’Apple I con ancora impresso il primo logo che Wayne stesso aveva ideato.
Recentemente Sotheby's ha venduto all’asta per 1.6 milioni di dollari il contratto di tre pagine che sanciva la nascita di Apple e firmato nel 1976 dai tre soci fondatori: Jobs, Wozniak e Wayne. Sembra che poco tempo addietro Wayne abbia venduto una copia manoscritta del contratto per una cifra molto inferiore. Come accennato, Ronald Wayne è stato partner di Apple per meno di un mese e lasciò la società prima che la stessa compisse il grande balzo con l’Apple II; a conclusione del suo rapporto decise di vendere il 10% delle azioni Apple (tutte quelle in suo possesso) per circa 800$.
Wayne, che ha lavorato successivamente come ingegnere in un'azienda di elettronica e che non ha mai neppure comprato un computer Mac, vive con un assegno dell'assistenza sociale (qualche cosa di simile alla nostra "pensione minima") in una casa prefabbricata ed integra la sussistenza fornita dal governo commerciando in monete rare e francobolli. Certo una condizione molto diversa da quella di cui avrebbe potuto godere se avesse avuto la lungimiranza di mantenere le azioni che gli spettavano e oggi avrebbero un valore di 21 miliardi di dollari.
Ricordiamo che alla storia di Apple abbiamo tempo addietro dedicato una lunga serie di articoli che trovate a questo indirizzo.




Il contratto di fondazione di Apple venduto all'asta da Sotheby's per 1,6 milioni di dollari

       E' stato venduto all'asta da Sotheby's per 1,6milioni di dollari il contratto di tre pagine che sancisce la nascita di Apple, firmato nel 1976 da Jobs, Wozniak e Wayne. Il prezzo stimato prima dell'asta era di 150mila dollari: la reliquia della storia dell'informatica è stata acquistata da Eduardo Cisneros, Ceo dell'omonima corporation e una delle famiglie più ricche del Sud America.

Nella previsione di Sotheby's il contratto della fondazione di Apple del 1976 aveva un prezzo finale d'asta previsto tra i 100mila dollari e i 150mila dollari, invece il martelletto che sancisce la chiusura dell'asta ha colpito tre volte per l'astronomica cifra di 1,6milioni di dollari. E' avvenuto poche ore fa a New York nella sede di Sotheby's: la reliquia della storia dell'informatica è stata acquistata da Eduardo Cisneros, Ceo dell'omonima corporation con attività in svariati campi dell'economia, dai trasporti alla produzione, dall'estrazione di materie prime fino a canali ed emittenti TV, fabbriche per la produzione di plastica, distributore e poi proprietario di importanti marchi globali: nella vastità di interessi e di campi controllati dalla Cisneros Corporation risulta non facile individuare il legame con Apple e Steve Jobs. Ma a Eduardo Cisneros e alla proprietà del gruppo, la sua famiglia è considerata una delle più ricche di tutto il Sud America, il contratto di fondazione di Apple forse stava particolarmente a cuore anche per i legami con la storia della propria azienda e non solo come reliquia di uno dei più grandi imprenditori di sempre. Nel 1984 infatti, anno di introduzione del Macintosh, il gruppo Cisneros ottenne la licenza per reappresentare Apple Computer in Venezuela.

L'originale contratto di fondazione di Apple firmato il primo aprile del 1976 da Steve Jobs, Steve Wozniak e dal terzo socio meno conosciuto Ronald Wayne fu modificato solo 11 giorni dopo per volontà dello stesso Wayne che allora decise di uscire immediatamente da Apple per una somma di 800 dollari. Quando successivamente Jobs e Wozniak fondarono poi la società per azioni Apple, destinarono a Wayne una ulteriore compensazione di 1.500 dollari per la fuoriuscita, per escludere qualsiasi possibilità di risarcimenti futuri. Se Wayne avesse conservato il suo 10% di proprietà in Apple il valore complessivo oggi sarebbe di oltre 36miliardi di dollari.

In tutti questi anni Ronald Wayne, che Macitynet ha avuto occasione di incontrare nell'ultimo Macworld di San Francisco, ha sempre dichiarato di non essersi mai pentito di quella scelta. Wayne allora il più anziano dei tre soci Apple, aveva già alle spalle una iniziativa commerciale sfortunata che aveva generato una serie di debiti: la fuoriuscita da Apple fu decisa per evitare di peggiorare la situazione e anche per evitare di mettere a repentaglio i pochi risparmi accantonati, a differenza dei due Steve che allora nella nuova avventura avevano ben poco da perdere. "Se fossi rimasto con loro sarei diventato l'uomo più ricco nel cimitero" la dichiarazione raccolta lo scorso mese da Bloomberg conferma l'ormai storica versione di Wayne.
Apple contratto di fondazione


Un raro video in cui Jobs racconta la storia dei primi anni di Apple

Il Computer History Museum ha attualmente allestito una grande mostra in onore di Steve Jobs sul loro sito web e tra varie pubblicazioni, immagini e testi, è apparso un interessante video in cui Jobs spiega la storia di Apple, nei primi giorni della sua esistenza.
Il video, della durata di 23 minuti, è stato probabilmente registrato nei primi anni ottanta, quando Steve e il suo staff stavano lavorando sul Macintosh dopo aver ottenuto grande successo con Apple II.


E’ bello notare come il tono e i modi di Jobs non siano cambiati nel corso degli anni, utilizzando sempre la gestualità delle mani e l’utilizzo di iperbole per descrivere eventi e prodotti. Se avete letto o state leggendo la sua biografia, quello che ascolterete nel video non vi suonerà come nuovo, ma avrete modo di riascoltare la storia con un narratore d’eccezione.


 

Siri per Mac nel futuro di Apple?



Spesso se ne parla bene, talvolta invece no, fatto sta che l’assistente virtuale di Apple piace agli sviluppatori e solletica gli utenti: è, di fatto, la killer app del momento nell’ecosistema con la mela. Ecco perché, dopo il debutto su iPhone 4S, si vocifera di un porting sui Mac.
L’approdo di Siri sulle Apple TV tra qualche mese è praticamente dato per scontato, ma l’avanzata potrebbe toccare ben altri lidi. Negli ultimi tempi, infatti, Apple ha iniziato ad assumere nuovi ingegneri e specialisti da affiancare al progetto, con lo scopo -si legge tra le righe- di estendere i servizi vocali anche ai computer tradizionali.

In Ungheria sarà inaugurata la statua 

di Steve Jobs


A statue of Steve Jobs.

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Il 21 dicembre a Budapest sarà inaugurata una statua in bronzo dedicata al compianto Steve Jobs. L’opera realizzata dallo scultore ungherese Erno Toth è alta poco più di due metri e pesa 220 chilogrammi.
Si tratta di un omaggio da parte della Graphisoft, azienda produttrice di software da sempre sostenuta da Jobs anche in periodo comunista, in onore della sua persona, le sue idee, la sua leadership nel corso degli anni. La statua (che non è quella raffigurata nella foto) potrà essere ammirata all’interno del Graphisoft Park, una struttura che ospita numerose aziende del campo high-tech.
Curioso il fatto che Steve Jobs venga raffigurato nella sua “uniforme” che l’ha reso unico: girocollo, jeans Levi’s 501 un po’ alti in vita, New Balance ai piedi, occhiali da vista tondi e barba corta. In una mano avrà un dispositivo simile ad un iPhone. Spiega Toth:

 



Il nuovo campus Apple 

Apple campus






Apple ha rilasciato alla città di Cupertino nuovi rendering dell’immenso campus“astronave” che l’azienda ha in programma di costruire entro il 2015. Si rilevano in base ai nuovi prospetti delle modifiche rispetto al progetto iniziale presentato lo scorso giugno da Steve Jobs.

I nuovi rendering dell’enorme campus Apple, che diverrà una volta pronto la sede della società, si presentano come immagini a risoluzione maggiormente elevata e di migliore qualità rispetto a quelli precedenti. È possibile notare in base alle stesse un cambiamento del colore del tetto dell’edificio, ora più scuro; il palazzo è un anello perfettamente circolare, con mura e un grande giardino interno, percorsi per jogging e fitness, 9 ingressi e uno enorme spazio per la mensa.
La dimensione del campus, dalla forma simile a un disco volante, sono pari a più di 850 mila mq distribuiti su quattro piani e capaci di ospitare fino a 13 mila dipendenti Apple. Previsto un piano parcheggi vicino all’auditorium e un centro fitness interno di oltre 4 mila metri quadrati.
Quello che è stato soprannominato come “l’astronave madre” avrà pareti interamente realizzate con cristalli curvati di enormi dimensioni. Incarnerà perfettamente la filosofia dell’azienda con la mela morsicata: del resto, fu Steve Jobs stesso a definire ai tempi il progetto come il “pezzo di vetro per architettura più cool del mondo”.
Se vuoi aggiornamenti su Il nuovo campus Apple si mostra in foto inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:


L'Apple I riacceso dopo 35 anni in Italia

Era il 1976 quando Steve Jobs e Steve Wozniak progettarono Apple I, il primo computer prodotto da quella che sarebbe diventata una della maggiori aziende nel settore informatico. Questa mattina, nell'aula del Politecnico di Torino, uno dei primi personal computer della storia è stato riacceso dopo 35 anni.
L'Apple I è considerato un pezzo raro, in quanto ne furono realizzati solo 200 esemplari. Il prodotto fu commercializzato dal luglio 1976 all'agosto 1977 ad un prezzo di 666,66 dollari. Verso la fine di novembre 2011, l'imprenditore e collezionista Marco Boglione, presidente di BasicNet, è riuscito ad ggiudicarsi all'asta un esemplare pagando la cifra di 157.000 euro.

Dopo aver verificato ogni circuito della scheda madre con tester e oscilloscopio, i tre tecnici del Dipartimento di Elettronica del Politecnico hanno dato il via libera all'accensione. Boglione ha premuto il pulsante e l'Apple I è tornato nuovamente in vita, mostrando il classico cursore lampeggiante di "prompt" sul monitor in bianco e nero.

Ecco il video delle fasi finali dell'operazione di accensione. Dopo attimi di silenzio nell'aula, parte l'applauso dei presenti:





Steve Jobs 1955-2011: ''Think Business'' il percorso della mostra di Torino nella fotogallery




La mostra Steve Jobs 1955-2011 a Torino permette ai visitatori di ripercorrere le principali tappe della vita e delle opere del co-fondatore di Apple. Il pezzo forte è l'esposizione dell'Apple I disposto all'interno di una ricostruzione in dimensioni reali del garage in cui i due Steve hanno fondato Apple e costruito il loro primo computer. Ricostruzioni d'ambiente, percorsi multimediali, una esposizione completa dei prodotti storici della Mela e molto altro ancora. Ecco la fotogalleria di Macitynet.

Per comprendere Steve Jobs, i suoi prodotti e soprattutto il suo modo di fare impresa occorre considerare la cultura hippy e ribelle che ha caratterizzato gli anni '60 e '70 in California. Non è un caso quindi che il visitatore che varca la soglia della mostra Steve Jobs 1955-2011 è accolto dalla ricostruzione di un furgoncino Volkswagen dell'epoca e anche una ricostruzione uno a uno del garage della casa dei genitori di Jobs, in cui i due Steve hanno fondato Apple e costruito il primo computer della Mela.

Fiori e microprocessori: all'interno del garage è possibile ammirare un raro esemplare di Apple I, il pezzo forte della mostra che Marco Boglione si è aggiudicato all'asta per 157mila euro nel 2010. Il computer è disposto su un banco di lavoro zeppo di chip e integrati, saldatore e stagno, necessario agli hobbisti dell'epoca per costruire i primi rivoluzionari personal computer. Sugli scaffali è invece possibile ammirare i dischi di Bob Dylan, dei Beatles e degli altri autori che il giovane Jobs ha ammirato e ascoltato per tutta la vita. Gli organizzatori si sono spinti oltre: sono riusciti a recuperare tutti i libri di buddismo, meditazione, zen e diete vegetariane di cui Jobs si era invaghito da ragazzo, uno su tutti l'Autobiografia di uno Yogi di Paramhansa Yogananda.

La mostra poi prosegue con un percorso completo tra le macchine che hanno fatto la storia di Apple e dell'informatica personale. Oltre all'Apple I è ovviamente presente il mitico Apple II, il primo vero personal concepito per essere prodotto in massa e facile da usare per gli utenti. Ma la prima vera macchina di cui Jobs ha sempre voluto vantarne la paternità è il primo, originale Mac 128K del 1984, anche questo presente con un esemplare completo e in perfetto stato di conservazione.

Nella mostra si incontrano diverse postazioni multimediali in cui il visitatore può scegliere gli spezzoni video che vengono proiettati a parete, semplicemente usando le mani su una interfaccia anche questa proiettata. Qui sono disponibili le video-testimonianze raccolte intervistando i protagonisti della rivoluzione informatica della Silicon Valley. Tra i numerosi interventi disponibili ricordiamo quello di Federico Faggin, il padre italiano del primo processore Intel e Lee Felsestein, membro dell'Home Computer Club e ideatore di uno dei primi micro venduti negli USA, il SOL.20 sconosciuto ai più ma apprezzatissimo dagli appassionati. Non ci stupiremmo se Marco Boglione ne avesse uno nella propria collezione di retro-computing.

La mostra procede con un esemplare del Lisa, postazioni dedicate a Pixar, l'altra grande azienda gestita da Jobs che ha rivoluzionato per sempre la computer grafica e l'animazione digitale. Insieme a Pixar Jobs ha creato anche NeXT un computer che non ha avuto fortuna a livello commerciale ma il cui sistema operativo e la rivoluzionaria tecnologia della programmazione a oggetti, sono diventati rispettivamente le basi dei Mac moderni e dello sviluppo software.

La mostra Steve Jobs 1955-2011 è aperta al pubblico da venerdì 2 dicembre 2011 a domenica 26 febbraio 2012 (lunedì-domenica 10-19; chiusa il martedì). Sono possibili visite guidate per gruppi e scolaresche e laboratori didattici su prenotazione (011.4326307/6334/6337 – didattica.mrsn@regione.piemonte.it). Sono previsti incontri serali a tema.
Macitynet ha anche pubblicato una intervista ai curatori della mostra e un articolo con ilresoconto dalla conferenza stampa di presentazione dell'evento di Torino.


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    La ricostruzione in dimensioni reali del garage della casa dei genitori di Jobs dove i due Steve hanno costruito Apple I e fondato Apple
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    Questa è la ricostuzione del van Wolkswagen che Jobs ha venduto per racimolare i soldi necessari per fondare Apple
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    Sul banco principale del garage c'è l'esemplare di Apple I che Boglione ha acquistato all'asta per 157mila euro, circondato dai componenti e dal saldatore per l'assemblaggio
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    Nel garage è anche possibile ascoltre Dylan, I Beatles e la musica preferita da Jobs. Questa passione ha portato alla nascita di iTunes e iPod
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    Su di uno scaffale sono raccolti alcuni dei libri che Jobs ha amato da ragazzo, molti dei quali letti e riletti più volte per tutta la vita
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    Uno stupendo esemplare completo di Apple II, il primo computer costruito in massa da Apple
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    Qui il Lisa computer avveniristico con interfaccia grafica e mouse ma troppo costoso: non fun un grande successo commerciale
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    Ecco il primo vero computer di Jobs: il mitico primo Apple Macintosh del 1984 con processore Motorola da 8Mhz e 128KB di RAM
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    Per la mania di perfezione di Jobs la scheda madre del primo Mac fu ridisegnata almeno un paio di volte, inclusa la disposizione dei chip
  • Jobs_torino10
    All'interno dello chassis del Mac 1984 c'è la firma serigrafata nel metallo di tutti i membri del team che contribuirono alla sua creazione, Jobs e Wozniak inclusi
  • Jobs_torino11
    La fotografia-manifesto della mostra Steve Jobs 1955-2011: l'imprenditore in posa casual con in braccio la sua preziosa creatura
  • Jobs_torino12
    Jobs fu estromesso dalla sua creatura Apple: qui il mitico computer NeXT. Potente e all'avanguardia ma un insuccesso commerciale
  • Jobs_torino13
    Un particolare dei controlli proiettati e "sensibili al tocco": i visitatori possono scegliere i documenti da visualizzare toccando le icone con la mano
  • Jobs_torino14
    Qui la postazione multimediale completa: nella mostra è possibile ammirare le testimonianze dei protagonisti della rivoluzione informatica, gli imprenditori e gli inventori della Silicon Valley
  • Jobs_torino15
    Il ritorno di Jobs: il rivoluzionario iMac colorato e tutto integrato è stato il primo computer lanciato dopo il ritorno di Jobs a Cupertino
  • Jobs_torino16
    Esperienza utente totale: anche il packaging era uno dei dettagli curati fin nei minimi dettagli dall'imprenditore-artista Steve Jobs.
  • Jobs_torino18
    L'evoluzione delle periferiche di puntamento in questa raccolta storica di tutti i mouse
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    Un particolare della confezione dell'Apple IIc, versione super compatta ed elegantissima dell'Apple IIe. La presenza della mano indica l'amichevolezza del sistema e ricorda molto il materiale promozionale anche dei Mac più recenti.